(Agonia Records) Steve Di Giorgio e Jeroen Paul Thesseling, insieme a Eve e Yuma van Eekelen, confezionano un album di puro prog. Complesso, articolato, profondamente affascinante nelle sue melodie e come vengono formate, suonate e dunque plasmate. Di Giorgio, bassista di grande lustro (Death, Testament, Sadus, tra quelle più note), Eve di Myth Of I e Kaathe, chitarrista e tecnico del suono, sono entrambi statunitensi, mentre gli altri due sopracitati sono olandesi. Yuma van Eekelen è batterista per Our Oceans, Pestilence, mentre Jeroen Paul Thesseling, anch’esso bassista, è parte di Obscura e Pestilence. Sia Paul che Steve sono stati rivoluzionari con il loro approccio col basso, introducendo lo strumento senza tasti, fretless, nel metal. I due duellano o si alleano, a seconda dei temi e strutture offerte nei pezzi. “Tetradōm” sono circa trentasette minuti di fughe, rallentamenti, intrichi e esplosioni melodiche. Il tutto non ha mai una forma semplice ma tutto scorre con una sua logica. Album di puro ascolto, concentrato, soppesando note e strumenti. Un lavoro completamente strumentale e comprende sia soluzioni di natura metal e non, mostrandosi come il tipico materiale sonoro creato da menti e mani superiori, il quale potrebbe essere di difficile lettura o assimilazione per alcuni e contemporaneamente di pura ammirazione per altri. “Tetradōm” ha un suo essere coinvolgente a prescindere e, almeno per chi scrive, i suoni e la loro cura e pulizia, contribuiscono in tutto questo.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10