copradiance(My Kingdom/Masterpiece) Molto interessante e stimolante il debut dei palermitani Radiance: una band che, se volessimo ragionare per etichette, mette assieme spunti gotici e talora addirittura avantgarde su una solida base progressive. Un disco che potrebbe quindi risultare di nicchia, ma che in realtà ha i numeri per affascinare tutti coloro che, nel metal, non cercano soltanto il riff vincente e il coro altisonante. “Another Way” è incredibilmente ma piacevolmente intricata: la voce di Karin Baldanza sale e scende con grande teatralità e inventiva e, nonostante una produzione che non ne esalta a dovere i suoni, si avverte il grande lavoro alle pelli di Elio Lao (curiosità: c’è anche un’altra donna in formazione, è la guitarist Federica Viola). “Storm” è avvolgente e a tratti schizofrenica, mentre “Whirl’s Criterion” procede addirittura come ‘spezzettata’ (fatto salvo l’acquietante e liberatorio assolo nel finale). “Le Poison à la Mode” si apre su toni un po’ più spigolosi, vagamente da metal classico, e si chiude su vocalizzi puramente operistici; ci aspetta ancora la bellissima titletrack, dove si nota anche il basso di Fabio Accardo, e nella quale la struttura si fa a tratti vagamente gotica e burlesca. Per chi ama la musica fatta di cervello più che di muscoli.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10