copREBUIG(Pick Your Twelve, Fair Warning, Nooirax, Trashtocat, Odio Sonoro, Tupa Tutupa Records) Sporchi. Eccessivi. Incazzati. Furiosi. Ed inoltre, cantano in Catalano! Vengono da Barcellona e si abbandonano ad uno sludge tirato, fumoso, pestato, rabbioso il quale risulta originale anche grazie alle lyrics in questa lingua assolutamente inconsueta per il genere. Sonorità possenti, growl aggressivo, riff di matrice doom: è questa la creatura sonora dei Rebuig, i quali propongono cinque lunghe tracce in questo energico debutto. La cosa interessante è che non si rinchiudono dento i limiti del genere, ma cercano di divagare riuscendoci in maniera decisamente ottimale. La opener “Penjat” tocca capitoli psichedelici generando un ossessivo sound supportato da una sezione ritmica poderosa e molto ben registrata. In certi dettagli risulta più Sabbathiana “After”, anche se non manca la ricerca di sonorità volutamente dissonanti. Tra il rock, il doom ed il tribale “12 Meters”, vagamente digitale ed in qualche modo atmosferica “Zulos”, canzone che si lascia andare a riff di origine death metal con il vocalist che inasprisce il tono aumentandone la cattiveria, prima di una sezione che esalta la pazzia in modo fantastico. In chiusura “Andorra”, la quale inizia con effetti spaziali abbinati ad una ritmica ignorante che accompagna l’ascoltatore attraverso una canzone che è una fusione di generi, passando ancora una volta per il psichedelico, il doom e qualcosa di più moderno ma completamente impazzito. Ottimo disco! Nessuna canzone annoia e nessuna odora di vecchio o già sentito. La band catalana riesce a dare nuova vita ad un genere non certamente fresco, iniettando follia, effetti, influenze, senza poi dimenticare due componenti importantissime: ottima qualità di registrazione e musicisti decisamente in gamba!

(Luca Zakk) Voto: 8/10