copRECIPROCAL(Lacerated Enemy Records) Secondo album per i Reciprocal, band Statunitense dedita ad un technical brutal death metal. Rispetto all’esordio auto intitolato, questo disco mostra una notevole evoluzione nel sound del gruppo. La base resta sempre brutal death di scuola Suffocation e Dying Fetus, ma fanno capolino influenze di bands più moderne, in particolare degli Origin. I brani sono devastanti, dove brutalità estrema e tecnica esasperata vanno a braccetto. I richiami a Hate Eternal, Suffocation e Carcass si sprecano, ma le influenze sono ben mescolate, ottenendo uno stile abbastanza personale e riconoscibile. Sono frequenti i duelli tra chitarra e basso che, anziché limitarsi alla sezione ritmica, si produce in assoli ultra intricati di scuola progressive. La voce alterna growling alla Glen Benton con parti screaming alla Jeff Walker, mentre la batteria confeziona ritmiche variegate, pur viaggiando sempre su velocità molto alte. Talvolta il ritmo rallenta temporaneamente, come nella parte iniziale di “Saintan”, caratterizzata da riff cadenzati e molto intricati, vagamente alla Morbid Angel di “Gateways To Annihilation”. Un album suonato con gran perizia tecnica, senza mai scadere in virtuosismi sterili e fine a se stessi. Il difetto principale è l’eccessiva durata, oltre un’ora, quando dischi di questo genere durano solitamente la metà. Tenendo conto, poi che in coda ad ogni brano appaiono clip tratti da telegiornali o film, la tentazione di premere sull’avanzamento veloce, è forte, togliendo un po’ di scorrevolezza all’album, che comunque si assesta su livelli tecnico/compositivi eccellenti.

(Matteo Piotto) Voto: 7/10