(AFM Records) Nicolas van Dyk assesta la formazione dei Redemption con il tastierista Vikram Shankar e alleggerendo così il proprio lavoro che si concentra maggiormente, almeno per le registrazioni, sulla chitarra. La filiera dei pezzi passa comunque attraverso i validi contributi di Tom S. Englund, cantante ed anche per gli Evergrey, il bassista Sean Andrews e il batterista Chris Quirarte che ovviamente rifiniscono il pensiero compositivo che nasce dalla mente di van Dyk. ”I Am The Storm” è una lucida esecuzione di progressive metal la quale avviene però in un arco temporale forse esagerato. Oltre settantuno minuti di durata che si totalizzano anche grazie a una doppia versione di “The Emotional Depiction Of Light”, la prima è nella tracklist e la seconda è un remix lavorato secondo i criteri tastieristici di Vikram Shankar. Le due versioni trovano dunque entrambe posto per la pubblicazione. Forse il motivo è anche dovuto all’efficacia di questo brano che suona come il più fruibile dell’insieme generale. In più nella tracklist spuntano anche due cover, “Turn It Again” dei Genesis e “Red Rain” di Peter Gabriel. “I Am The Storm” è un album che segna forse la definitiva capacità dei Redemption. L’album possiede una serie di sfuriate progressive travolgenti e con il supporto di buone melodie, però come può accadere nel prog, qualche eccesso sia compositivo che esecutivo, soprattutto, e magari di arrangiamento, riempie di qualche eccesso l’album. Un pensiero di carattere personale che non vuole inficiare l’abilità dei Redemption che sono anche bravi a rendere possente il brano dei Genesis ma soprattutto a eseguire un heavy metal con momenti thrash in una maniera levigata e trasposta a un marcia superiore.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10

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