(Listenable Records) Tornano dopo tre anni dal debutto “Digital Race”, i catalani Redshark, alfieri di un metal che rende omaggio ai gloriosi anni ’80, con un occhio di riguardo alla scena d’oltreoceano come Agent Steel, Metal Church ed Exciter nei momenti più vicini allo speed metal, ma con un guitar work decisamente curato, affine a quello dei Vicious Rumors. I brani sono schegge impazzite, grondanti grinta e determinazione, mettendo in luce una band che sembra credere davvero in quello che fa, suonando ogni nota con notevole passione. Sugli scudi la prova vocale di Pau Correas, un autentico animale dietro il microfono, in grado di guidare l’assalto frontale della title track, un’autentica fucilata in pieno volto, per non parlare della thrashy “Beware The Shark”, stilisticamente vicina ai primi Forbidden, mentre dona grande espressività a brani più classicamente heavy come “A Place For Disgrace”, anch’essa molto grintosa ma dotata di maggior melodia e con un taglio più priestiano. Non mancano spunti maggiormente epici, come nella conclusiva “The Chase”, di maideniana ispirazione, con Pau che stupisce ancora, stavolta per la timbrica molto vicina a una versione incazzata di Bruce Dickinson. Grinta, passione e una totale devozione al metal tradizionale rendono “Sudden Impact” un disco imperdibile per gli amanti del genere.
(Matteo Piotto) Voto: 9/10




