(Careless Records / Narcoleptica Productions) Il quinto album per Regardless Of Me, dodici anni dopo il primo “The World Within”, è come abitualmente per gli altri lavori, un passo avanti per la band. I tanti cambi di formazione a quanto pare pare sono terminati e pur tuttavia per “Forms” giunge al microfono la cantante Arys Noir, integrata dagli interventi vocali principalmente in growl di Mr Dark, mente propulsiva e fondatore del gruppo. “Forms” è l’espressione di più cose, di più livelli di stile, di più ‘forme’ appunto e che per tale motivo pone l’album come un esempio di modernità. Oggi nel metal, ma anche in altri generi, si tende a usare e fondere più stili e Mr Dark e gli altri creano un ibrido con parti metal, techno-trance o feroce elettronica che sia, come un NeroArgento più incavolato, creando sequenze volubili e non sempre prevedibili. Sarebbe grossolano definire il tutto progressive e comunque manieristico parlare di etichette. Anche provare a scomporre il senso delle dieci composizioni di “Forms” sarebbe un esercizio fine se stesso. Le canzoni presentano elementi anche gothic, si prenda come esempio lo scenario di “Nebula 2 – Andromeda” dall’atmosfera futuristica e dal timbro appunto gothic e una fulminante malinconia epocale con un assolo inatteso che squarcia il tutto. L’album procede aprendo delle finestre di stile, di arrangiamento e di sensibilità compositiva che svegliano l’ascoltatore dal possibile abituarsi a ritmi forsennati, progressioni convulse e nervose dove metal, groove, elettronica e il contrasto vocale di Arys Noir interagiscono. Presenti accenni industrial, figli anche dei Lacuna Coil volendo, oltre a interventi della chitarra al di fuori di riff martellanti e quasi dispiace che non vi sia qualche assolo o fraseggio in più. Notevole il lavoro di Tob Yakk Iaculli, lui infatti oltre a portare il tempo uniformandolo a questo clima forsennato che vige nei pezzi, contribuisce anche arrangiando per come picchia. Un buon album perché alla modernità, all’avanzare interpolando le intenzioni di stile, le ‘forme’ per essere precisi, non c’è quel senso di pasticcio nel quale spesso alcuni musicisti incespicano.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10