copReighOfFury(Static Tension Recordings) Secondo album per i Reign Of Fury, band attiva dal 2006 che già col debutto “World Detonation” aveva fatto intravedere ottime potenzialità. “Death By The Sheperd” prosegue lungo il percorso tracciato dal precedentealbum, ossia un thrash metal ricco di melodia, che talvolta sconfina nel metal classico, sulla scia di bands come Annihilator o i Metallica di “Ride The Lightning”, questi ultimi palesemente citati nella semi ballad “All Is Lost”, una via di mezzo tra “Fade To Black” e “The Day That Never Comes”. L’album è ricco di riffs potenti ed aggressivi, decisamente radicati negli anni ’80, conservando però una certa freschezza anche grazie alla produzione che evita di scimmiottare le sonorità di quell’epoca, conferendo, invece ai brani un sound corposo e al passo con i tempi. Il cantatio è melodico, talvolta fin troppo; intendiamoci, la voce di Bison Steed è potente e dotata di una buona estensione, le melodie vocali sono immediate ed adatte ad essere cantate in sede live, solo che alcuni riffs aggressivi sarebbero stati meglio accompagnati da un cantato più incazzato ed incisivo. A livello strumentale non c’è nulla da eccepire; il riffing è sempre incalzante e frizzante, mentre gli assoli tessono melodie ricche di feeling e tecnica. La sezione ritmica è solida, ed alterna sfuriate tipicamente thrash a parti maggiormente tecniche e ragionate, non lontane dai Trivium più thrash oriented o dagli Svizzeri Apocalypse (band sconosciuta ai più, che avrebbe meritato maggior successo). Un album originale, nonostante sia ancorato alla tradizione, che porta una ventata di aria fresca in un genere che anziché tentare di evolversi, spesso si accontenta di rinverdire i fasti del passato.

(Matteo Piotto) Voto: 8/10