(Dissonance Productions) Nella loro biografia, i Rekuiem si includono con orgoglio fra i prime movers della NWOBHM, e addirittura ritengono di aver dato un impulso importante alla nascita del doom metal… usciti con un 7’’ nel 1980, quattro anni dopo scomparvero dalla scena; per il debut (che includeva, ri-registrati, anche i due brani già editi) hanno dovuto attendere il 2006. Oggi la Dissonance Productions lo ristampa, con in più la bonustrack dell’edizione giapponese, per stimolare nuovamente attenzione attorno alla band, che sembra prepararsi ad un secondo disco. Riff ispirato su un tappeto di tastiere per “Nightmare”, brano che si tiene al triplice incrocio fra hard rock, NWOBHM e hard’n’heavy, per cui abbiamo punti di contatto con Deep Purple, Diamond Head e ultimi Rainbow. Rimanda addirittura al sound degli ultimi seventies la solida “Sinners”, mentre la titletrack parte con lenti toni acustici e sfocia addirittura in ritmi marziali e incalzanti. La lunga “Werewolf” si prende oltre otto minuti, animati da sulfuree intuizioni doom; svelta e tagliente “Black Death”, interessanti giochi chitarristici in “Angel Of Sin”. Si chiude con “Death Row”, che mostra l’arte di comporre un gran refrain su una ardita linea vocale. Un disco che, pur non essendo un capolavoro, può stimolare gli amanti di questo sound che non sempre è metal, ma è sempre inglese fino al midollo.

(René Urkus) Voto: 7,5/10