Untitled-2(Karisma Records) Progressive metal norvegese. Ma nell’orbita della Dark Essence Records (Karisma è l’etichetta figlia) che senso ha? Molto, se consideriamo che qui dentro ci suonano personaggi che militano in Borknagar, ICS Vortex, Solefald! Ma qui, appunto, siamo su un prog spinto, potente, complesso, lontanissimo da black e derivazioni varie… un prog emozionale, trionfale, epico, teatrale. Voce pulita ed estremamente ricca di calore, ma forse troppo metal per il genere proposto. Ritmiche complesse e coinvolgenti, tastiere di scuola Dream Theater e chitarre intelligenti, sempre pronte ad elargire riffing taglienti e poderosi. Criptica e piena di evoluzioni “Through The Solar Storm”, sempre con un feeling inquietante. “Wasteland” è incisiva, ricca di ritmiche ma anche di momenti emozionali, decisamente teatrali. Un prog di pregiata fattura con “Para”, dove ci sento un intelligente incrocio tra Conception e Dream Theater. “The Hunger” e “Mirrors” accompagnano l’ascoltatore per ben oltre un quarto d’ora, sorprendendo, inventando, coinvolgendo, emozionando con un costante cambiamento, una costante deviazione che alterna un metallo tagliente ed un atmosferico che dà assuefazione. “The Conclusion” chiude l’album in due atti (parte 1 e 2) offrendo ulteriori evoluzioni sempre in chiave oscura e decadente, sempre con ricchezza di tecnica e predisposizione teatrale. Album complesso, album non facile. Musicalmente superlativo viene dominato da un vocalist di altissima qualità, forse con un timbro ed uno stile non perfettamente adatto alla musica, causando in certi momenti un senso di anonimato o di mancanza di stimolo. Ma è solo una percezione soggettiva: si tratta del tipo di musica che può far impazzire completamente o annoiare senza limite… dipende solo dal mood e dall’ascoltatore. “Solar Storm” non è per tutti. Va amato o va odiato. Ma la qualità contenuta è indubbiamente infinita.

(Luca Zakk) Voto: 7/10