copresumed(Bakerteam Records) Un album suonato con maestria e grazie a una tecnica mai esasperata. Death e thrash metal fusi in modo magistrale, dove intervengono anche risvolti funky e fusion senza però scadere in momenti eccessivamente eccentrici. Quel sentore di death classico, thrash metal tra Coroner, Atheist, Sadus. “Infected” parte con una sequenza lenta, maestosa, solenne e poi note che si susseguono in una danza folle. Il brano decolla verso risvolti tecnici che scorrono con agilità e freschezza. Assoli cristallini. “UFO” offre quel senso di scomposizione dei tempi e contemporaneamente di una coesione perfetta tra le singole parti che costituiscono la canzone. “Seeking Perfection” ha un riffing portante sporco, quasi heavy, ma i Resumed arrivano facilmente a contorsioni e peripezie che evolvono il pezzo verso livelli più costruiti e articolati. I singoli sono abili: Daniele Presutti e Carlo Alfonso Pelino sono due chitarre simbiotiche, estremamente capaci e splendide anche nei solo, il basso di Giulia Palozzi è un capolavoro, Filippo Tirabassi abbraccia i suoi compagni con tappeti ritmici esemplari (lui è anche il produttore dell’album) e in sintonia con il lavoro delle corde. Daniele è anche voce, con il suo growl profondo ed essenziale. I Resumed sanno essere diretti dietro questa micidiale sequenza di note e ritmi elevati e non. Giocano con scale, accoppiate di riff e ritmi che lasciano stupefatti per come sanno essere accattivanti. Nati come Holy Terror, i Resumed hanno alle spalle un demo e adesso con l’album “Alienations” la band esplode nella sua logica grandezza che la porta a comporre pezzi si tecnici, ma seducenti per il loro essere sospesi tra l’old style e uno stile ragionato e mai banale.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10