(Brutal Records) Il death metal dei Rise Of Tyrants è gonfio di un groove imponente, ed è proprio nelle intenzioni dei bergamaschi quella di metterlo come un motivo di stile in ciò che suonano. Per il resto il death metal esposto ha le coordinate dell’old style, con suoni ruggenti che rivestono le personali influenze della band, collocate tra il death svedese e la scuola europea, con evidenti cenni hardcore. La voce di Dario Cantamessa si barcamena tra linee in scream e growl, dettaglio che ben si sposa al dinamismo della musica. Ogni pezzo di “The Chronicles of Cardinal Pablo Mendoza” non corre il richio di annoiare l’ascoltatore, proprio per via di questo ottimo variare del riffing e spalleggiato da una sezione ritmica vivace, dunque con una batteria partecipe alle rifiniture dell’arrangiamento e un basso metallico. Dal 2011 a oggi tre album per i Rise Of Tyrants e con quest’ultimo che arriva sei anni dopo il precedente, sono indice di una creatività ben gestita e senza darsi la fretta di pubblicare a prescindere.
(Alberto Vitale) Voto: 8/10