(Metal Blade Records) Si sentono più audaci del previsto i River Of Nihil con questo nuovo album che porta il loro nome, dandovi spazio ad ampie porzioni melodiche, più intense anche che in passato. La prog-death metal band statunitense riesce a mettere in questi pezzi che formano “Rivers of Nihil” il proprio bagaglio di stile, il quale è fatto di più varianti musicali e sempre di dominanza metal, oltre a un dosare le parti irruente e spinte con quelle ragionate e calme. Forse è anche questo il motivo per il quale l’album assume il nome della stessa band, cioè di autocelebrazione, corredandolo poi di una buona copertina. Si apre questo grimorio e si avvertono atmosfere epiche, un po’ di ritornelli anche accattivanti, pieghe meno metal del previsto in giro, ma tutto sempre attraverso una tensione esecutiva dinamica e tesa a spingere verso marce più alte. Il lavoro delle chitarre è complesso e al contempo contorto in molti casi. Probabilmente questo album per quanto introduca un tasso melodico superiore rispetto al passato, non è del tutto immediato. Il ritmo è il principale attore dei pezzi, con un drumming che quando percuote come un martello pneumatico, sono gli stessi riff a creare un contro-pattern ritmico che rende i pezzi cadenzati e marcati. Se questo prog vuole offrire la sua personale visione melodica, non è del tutto incline a sfumarla con la ferocia del metal più estremo che la band sa esporre. “Rivers of Nihil” è un lavoro impressionante per la sua esecuzione ma altrettanto per poterlo fruirne!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10