(Gates of Hell) Con la sua copertina che andrebbe definita almeno naive arriva dalla Tasmania il debut dei Road Warrior: mastermind del progetto è Denimal Blake, coinvolto in numerosi altri progetti di taglio più estremo. E infatti il nostro non sembra del tutto a suo agio con le sonorità dell’heavy metal classico… A seguito della monocorde “Don’t fight Fate”, che comunque si muove in un ambito che definirei us metal, la più vispa “On Iron Wing” si concede anche un passaggio da rock acido tipicamente metà anni ’80. “Devils in waiting” è un po’ rovinata dalla sgraziata prestazione canora di Denny; alla serrata ma elementare “Sweating out the Poison”, una sorta di mantra vagamente Vicious Rumors, si contrappone la più disordinata “The Future is passed”, che ricorda King Diamond ma non può cambiare le sorti del disco. “Power” è sgraziato e disordinato: non al punto da non avere del potenziale fra i cultori del classic metal più underground… ma certamente non è un album memorabile.

(René Urkus) Voto: 6/10