(MNRK) Ti svegli una mattina, una domenica d’inverno; ti salta in mente di far suonare “Where Myth Becomes Memory”. La domenica diventa il giorno dopo, poi quello dopo ancora, poi improvvisamente quello prima… una settimana fa, tre giorni dopo, verso il passato, attraverso il futuro, di nuovo nel presente… l’inverno inizia a rotolare verso le stagioni che seguono… le quali poi iniziano a scorre veloci, un ciclo infinito, rocambolesco, con accelerazioni brutali e pause imprevedibili… giorni, anni, mesi, ore, stagioni, epoche, ere che si susseguono in ordine sparso, venti gelidi, temperature soffocanti, tuoni e lampi, terremoti, frane, ghiaccio e sole rovente. Un caleidoscopio psichico brutale, poliritmie, suoni gloriosi, screams selvaggi, cleans sensuali, chitarre brutali, dark wave ipnotica. Favoloso il ‘dream wave’ e il rock alternativo di “Almost Always”… un brano d’apertura forviante per chi non conosce la band, visto che la seguente “Cloaked” dopo un’impostazione apocalittico-industriale si scatena con del mathcore/screamo di altissimo livello, capace di un’alternanza d’atmosfere surreale. Vibrazioni travolgenti emergono da “Mutual Ruin”, grazie a scream abbinati a noise e pianoforte, regalando ancora una volta quella massacrante dualità della voce di Eva. Intima, ipnotica e dal gusto pop “Closer”, capolavoro il singolo “Drip”, capace di suoni cosmici penetranti, ritmiche industriali, linee vocali infernali ed una parentesi sognante a base di sublime rock atmosferico. Immensa “Prescience”, con quel incredibile sdoppiamento della personalità, una divinamente armonica, l’altra crudelmente violenta. Torna un mondo sognante, quasi onirico, con la magia della conclusiva “The End Of Eternity”. Una band nata dal nulla, capace stilisticamente di spaziare dai Cranberries al grind core passando per qualsiasi cosa possa o non possa stare nel messo. Minimalismo isterico e complessità cosmiche. Originale, personale, distintiva, devota al fai da te, ma in grado di attirare l’attenzione di gente come Mike Patton, o di suonare con Gojira, Biffy Clyro, Faith No More, Dillinger Escape Plan, Architects e The Bronx. Tecnica spinta a livelli incredibili, una potenza sonora massacrante. Sono contorti, controversi, strani… e questo è il loro destabilizzante e pericoloso sesto capitolo!

(Luca Zakk) Voto: 9/10