copRUACHRAAR(War Arts Productions) È pregevole il tentativo di uscite discografiche di questo genere, perché mostrano l’altra faccia del Black, quello Underground, quello vero e su cassetta ,marcio come marcia è la terra dove nasce. Tra i due gruppacci coinvolti in questo split non so davvero chi sia il peggiore/migliore. L’approccio migliore, a mio parere, è vedere la cassetta come un’unica opera/finestra in una realtà sotterranea altrimenti sconosciuta ai più. Per quanto concerne la qualità proposta, beh… il sottogenere deve piacere anche se va ben precisato che non ci troviamo di fronte a del canonico Black portoghese, essendo assente ogni componente melodica tipica della musica lusitana. Qui i gruppi son più diretti e malefici, le strutture canzoni semplici e lineari quanto corte e concise. Insomma, un ascolto va dato, se non fosse solo per il fatto che potreste rimanere altrimenti ignari di questa prolifica realtà estrema europea.

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 7,5/10