copRudyscave(autoproduzione) Un rock malinconico, con marcate influenze grunge, proviene dai debuttanti italiani Rudyscave. Ma gli stretti confini del territorio grunge, non sono certamente un problema per la fantasia creativa del quintetto, che inonda il sound di concetti quasi blues, di feeling southern, di calore, di atmosfera. Basi ritmiche potenti, chitarre malinconiche e melodiche, un singer aggressivo ma coinvolgente e pieno di armonia sono il mix giusto per dare ai Rudyscave una personalità distintiva, marcata e molto piacevole per l’ascoltatore. La resa musicale è un mix intelligente tra Nickelback e Black Stone Cherry, rimanendo comunque su una conduzione più dolce, più armonica, priva di marcati accenti aggressivi. Quasi un album di rock pensato per rilassare, un rock che con canzoni come “High Level Room” trasporta la mente attraverso lontani paesaggi. Interessante la Soundgardeniana “Solution Solvent”, dannatamente decadente “Levitare”, piena di deserti e di sete l’ottima “Monkey”, profonda ed intensa “Precipitate”. Un album ai confini tra rock, metal, grunge e blues. Un album che oltre alla ruggine del titolo, espone ad un sole cocente, luce arida che illumina viaggi senza fine dove l’unico bagaglio è la chitarra.

(Luca Zakk) Voto: 7/10