(Diamonds Prod.) Debutto esplosivo, classico, suggestivo e coinvolgente per gli Italiani Ruxt, una band formata da vecchie volpi della scena, come Steve Vawamas (Athlantis e Mastercastle) o Alessio Spallarossa (Sadist). Heavy and hard, con un accento più orientato sull’heavy, sul melodico, su un metallo un po’ d’annata ma anche sempre fresco, impattante, energetico e micidiale. Se poi in questa ricetta sicuramente alettante ci mettiamo la voce di Matt Bernardi, allora è difficile resistere, è difficile non abbandonarsi a questo sound quasi d’altri tempi ma maledettamente attuale e moderno. La voce di Matt, poi, è praticamente uguale ad uno dei miei singer preferiti, ovvero Jørn Lande, ed il genere proposto dai Ruxt ha quell’impostazione heavy tipica degli album del singer norvegese… solo con un tocco di melodia aggiuntivo, quel tocco che definisce la personalità di una band al debutto ma già con uno stile già ben delineato e mirato. Pesante e catchy “Scare my Dreams”. Heavy e melodica “Soul Keeper”. Molto Lande-oriented “Spirit Road”, intense e sognanti “Where Eagles Fly” e “Life”. Travolgente “Lead Your Destiny”. “Behind the Masquerade” è un heavy di classe, signorile, molto ben suonato e cantato in maniera sublime. Cloni di Lande & co? Forse… le somiglianze sono fortissime… ma la voce di Matt è naturale… e non si può parlare di cloni o copie quando due singer hanno lo stesso timbro vocale. È semplicemente un dono superiore che è stato offerto a due individui. E comunque, se anche di clone si trattasse… sfido chiunque ad avere la potenza vocale di Jørn. Imitare è una cosa… esserne l’alter ego artistico è tutt’altra dimensione.

(Luca Zakk) Voto: 8/10