(Pure Underground/Audioglobe) Consueta operazione nostalgia per la Pure Steel, anzi per la sub-etichetta Pure Underground Records: cosa c’è di più cult di una band di Cleveland, Ohio, che ha pubblicato soltanto un demo di 3 tracce nel 1989 e altri due brani su compilation negli anni immediatamente successivi, scomparendo poi nel nulla? Dato che il materiale a disposizione era pochino, questo ‘debut’ dei Sacred Heart accoglie anche, nella sua interezza, un EP composto nel 2010 dal chitarrista Byron Nemeth con la propria personale band. “The Vision” arriva a comporsi di dieci brani (almeno tanti ne contiene il promo; le info promozionali dicono undici!) per un minutaggio totale che supera i 50 minuti. Fra le cinque tracce ‘originali’, “We’ll hold on till Tomorrow” ha dei toni ariosi che fanno quasi pensare ai Dokken, mentre “New Order” è molto più classicamente metal, soprattutto nella sua accelerazione strumentale. “Time after Time” gioca con trame progressive, mentre “Take hold” torna a un sound più hard rock oriented (ma con una batteria registrata davvero male). “Demon’s Wing”, che apre la sezione dedicata al Byron Nemeth Group, ha tutta un’altra faccia: heavy/prog dominato da tastiere vintage che si fanno addirittura spaziali nell’ultima parte di “Selfish”. La lunga “Dreamcatcher” ha qualche godibile passaggio solare e altri abbastanza intricati; “What’s done is done” ci porta dalle parti di certi Queensryche e chiude degnamente il disco. O meglio, i due dischi di questa raccolta: l’unico punto di raccordo fra le due band è il guitarist!

(Renato de Filippis) Voto: 7/10