(Amor Fati / Extraconscious Records)Nato come one man band e poi cresciuto (anche se le cose non sono molto chiare) questo progetto francese è devoto alle arti oscure. ‘Santa Maria dei Lupi’ è capitanata da O. (anche nei Chambre Froide) ed il sound che emerge da questo secondo disco è pura devastazione, in un oscuro, anche se intelligentemente curato, sound di matrice underground. Ma non siamo in territori lo-fi, anzi! Infatti, dentro i riff forsennati, il singing letale, il generale caos materializzato, non c’è dubbio che i brani sono curati: le linee di basso sono intense e calde, i riff sono crudeli ma efficaci, mentre il drumming supporta in maniera tuonante questo totale annientamento sonoro. Brani come “Meurtrieres” riescono ad offrire tanta chitarra, ma anche una confusione che si avvicina ad un proto-industrial travolgente. La title track è più chiara, il suo main riff miete vittime senza ritegno in un brano che non nega una parentesi con il gusto di un infernale trionfalismo, molto brullo ma altrettanto atmosferico. Uno strano equilibrio tra violenza ignorante, schiettezza grind/punk e teorie più trionfali, più melodiche… anche se la melodia viene costantemente divorata dalle fiamme dell’inferno. Brutalità in qualche modo abbellita, con una produzione che nulla toglie al lato selvaggio pur cercando di definire, far chiarezza, di condurre lungo un sentiero verso l’oscurità.

(Luca Zakk) Voto: 7/10