(Cold Dark Matter / Coups De Coteau) Il nome della band francese arriva dal film di Pier Paolo Pasolini “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, una pellicola che raccoglie diversi soggetti sensibili per la società. Un film dove l’autoritarismo, l’allegoria dantesca e ovviamente il romanzo del Marchese de Sade, creano un’opera estrema. Salò è anche un’assonanza con la parola francese ‘salaud’ ovvero una persona spregevole, sporca, ignobile. Per una band dedita al crust con soluzioni industrial e neo-black metal è un nome perfetto. C’è estremismo in questo sound e del resto tirando in ballo la letteratura del ‘divin marquis’ non potrebbe essere che altrimenti. Poco più di venticinque minuti con chitarre che sputano fuori violenza, mentre i pattern ritmici sembrano una catena meccanica di montaggio, sia quando la band si abbandona a stati di punk ruvido e sia quando ha un approccio black metal alle strutture dei pezzi. In questo inferno compaiono anche estratti parlati del film. “Sortez Voz Morts” è esacerbato nei suoni, è claustrofobico negli scenari, idealmente potrebbe essere una mezz’ora di sovrapposizione a scene del film. La band si produce in una operazione di ‘interpretazione’ dei concetti dell’opera di Pasolini, dunque dello stesso Marchese e di Dante, il cui “Inferno” ha ispirato sia lo scrittore francese quanto il regista italiano. Tutto ciò in “Sortez Voz Morts” crea una visione estrema, feroce e smodata!

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10