(Signal Rex) Black metal, satanismo, odio e furia che sferzano l’etere dalla fredda Finlandia, indiscutibilmente uno dei paesi che più può essere definito ‘Tempio del Ghiaccio’. Due bands in giro da non molto, prive di un vero debutto discografico che non ricada nella categoria ‘split’ o ‘demo’. Due band comunque possenti, due entità poderose, tiranne delle ombre, furiose e prive di parvenza umana. La Signal Rex è riuscita a catturare queste bestie, rinchiuderle nella stessa stanza, per dare vita a due possenti e per certi versi sorprendenti brani con i quali scalfire i solchi di un sempre pregiato 7”, una specie di concept interpretato da due infernali punti di vista. La dannazione che scorre nelle vene di queste bands emerge subito con il titolo del brano dei Sammas’ Equinox : “Glaciers in the Somber Night”. Brano marcatamente black, black ortodosso, ma ricco di groove, capace di inglobare uno stimolante assolo di chitarra e sorprendentemente sfociante in un lungo finale di purò ambient elettronico dal sapore cosmico… tanto per aggiungere ulteriore gelo al già mordente freddo polare. Gli Emanating Void completano il lato B del vinile con “Crystallised in Superiority”, un brano con un’apertura drammatica in chiave noise che poi esplode in una cieca furia assassina, una tempesta di blast beats che non prendono prigionieri, con una melodia inquietante che segna insistente un percorso verso l’ignoto, un ignoto celebrato da un successivo mid tempo dal sentore apocalittico, il quale ama farsi violentare da improvvise e devastanti accelerazioni, conducendo poi inesorabilmente verso un finale privo di vita. Split diretto, immediato, veloce, succulento e maledettamente ben prodotto. Due brani molto coinvolgenti, capaci di diffondere un’ansiosa e claustrofobica essenza di malignità, una tormenta di odio, un assalto glaciale e mortalmente assiderante.

(Luca Zakk) Voto: 8/10