(Century Media Records) Terzo album, terzo voto massimo (qui e qui i due precedenti). Inutile girarci intorno, ma questa band americana è il top. Brutti, antiestetici, lontani da forma e immagine, ci sputano in faccia, senza ritegno, un death metal sanguinolento e depravato. I Sanguisugabogg sono così fuori moda da crearne una tutta loro, riesumando (termine dal significato iconico, visti i cadaveri disseminati nei vari testi) un death metal antico, fottutamente puro, pestilenziale, macilento. Un sound paludoso, che emana olezzo di putrefazione, con riff galoppanti capaci di rallentare in modo diabolico, tanto da annientare con una pesantezza inconcepibile. La marcia verso l’annullamento inizia con una velocissima e violentissima “Rotted Entanglement”, un brano che, tutto a un tratto, diventa assurdamente gravoso grazie a un breakdown di quelli che invitano all’autosmembramento delle vertebre. “Felony Abuse of a Corpse” regala un altro breakdown disumano tanto quanto l’esplicito titolo, cosa che fortunatamente si ripete anche in “Ritual of Autophagia”. Emergono ipotesi melodiche con “Abhorrent Contraception”, spuntano dettagli industrial nella lacerante “Repulsive Demise”. Necrofilia romantica con l’irresistibile “Erotic Beheading”, sublime odio verso Dio con “Sanctified Defilement”, genio deviato con “Semi Automatic Facial Reconstruction”, altro pezzo con un indovinatissimo tocco industrial, prima della conclusiva “Paid in Flesh”, una canzone lunga che sostanzialmente invita ciascuno di noi a firmare il proprio certificato di morte, arricchendo il tutto con un twist imprevedibile e avvincente. Dentro questa centrifuga di mutilazioni e massacri, schiacciati sotto questo immenso container pieno di carni umane putrefatte, un’ulteriore dose di male viene diffusa da ospiti quali Josh Welshman (Defeated Sanity), Travis Ryan (Cattle Decapitation), Dylan Walker (Full of Hell), Todd Jones (Nails) e Damonteal Harris (PeelingFlesh): praticamente un esercito di brutti ceffi devoti alle forme più estreme di metallo e di comportamenti umani. Un banchetto di ossa brutalmente strappate dalle carni, una liturgia a base di sangue e budella, omicidi efferati, colpe indicibili, un’adorazione per corpi freddi… o che stanno lentamente perdendo il naturale tepore della vita. Serve aggiungere altro? Benvenuti nella cinica perversione di questo spargimento di sangue!
(Luca Zakk) Voto: 10/10