(Dominance of Darkness) Una delle perle del black metal finlandese! I Sarastus, in giro da circa un decennio, annientano ancora una volta pubblicando questo “Agony Eternal”, terzo aggressivo album reso ancor più minaccioso dal titolo stesso. Erano silenziosi da sei anni, ma finalmente rieccoli, più fisici che mai, sorprendentemente energetici, anche melodici e vagamente atmosferici, decisamente rabbiosi, travolgenti e impattanti. Diverse novità nella formazione: il mastermind Dusk si concentra sulle chitarre, passando le bacchette a un grintoso Anzillu (Curse upon a Prayer, From the Void, Order of Nosferat, Iku-Turso), mentre al microfono entra in scena l’olandese Galgenvot (Weltschmerz, Wrang, session di Order of Nosferat e Iku-Turso) offrendo una performance vocale strepitosa, tra l’altro poi affiancata all’ospite Trevor Strnad (il defunto vocalist dei The Black Dahlia Murder) su “Where Cruelty Never Ends”, il quale offre una energia e una variabilità che ricorda anche Dani Filth. Ritmiche imponenti, tempi non sempre esagerati, cosa che alimenta la potenza di fuoco, la dimensione inneggiante, arrivando perfino ad essere incredibilmente catchy e avvolgenti. Subito rocambolesca “Gravelust”, pulsante la title track, brano che evidenza delle meravigliose radici thrash nel black finlandese della band. Favolosa, melodica e disperata la già citata “Where Cruelty Never Ends”, molto esaltante “From Pride, To Shame, To Misery”, crudele la conclusiva “1644”, pezzo con una performance vocale che incuriosisce per l’imprevedibilità. Una band rinnovata, rigenerata, avida di una nuova alba oscura. Nichilismo, distruzione, occulto, miseria del genere umano: un album micidiale, tanto tetro quanto assurdamente brillante ed esplosivo, un album al quale è praticamente impossibile resistere.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10