(Mondo Macabre) Ottima l’apertura dell’album con “The Usurper” e la seguente “Cathch My Breath”, canzoni energiche e con il pedale dell’acceleratore ben schiacciato. Tuttavia proprio i primi due pezzi di “Back From Hell”, siglano da subito gli intenti di un punk con qualche connotato heavy, soprattutto la seconda canzone citata. Un registro che si riscontra nei pezzi successivi che sottolinea la carica e l’estro della band. I Satanic Surfers amano sortite in campi non lontani dal crossover o comunque metal. Incalzante e dopato di entusiasmo il cantato, la base ritmica è energica, volubile, grazie anche a una batteria estrosa in alcune rullate e solida come una colonna di cemento. Il basso è stabile nel rincorrere le velocità dei pezzi, fornendo anche alcuni ricami personali. Poche le linee nettamente heavy metal, ma ben fissate anche per via dei rimandi agli Iron Maiden, attraverso brevi polifonie e fraseggi in sincrono delle due chitarre. Le melodie sono trascinanti e in sintonia con la tradizione del punk del proprio paese, i Satanic Saurfers sono infatti svedesi e dalla fine degli anni ’80 si dimostrano travolgenti.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10