(Art Of Melody Music / Burning Minds Music Group) Sonorità che non tramontano mai, come confermò “Appetition” dell’anno scorso (recensione qui), un album che diede molta soddisfazione a questo artista di nazionalità norvegese e pure alla sua label italiana, la quale notando l’interesse dei fans, si è attivata subito per riproporre ciò che venne prima, le pietre miliari del percorso portò Tommy Nilsen nel roster della prolifica Art Of Melody Music. Prima venne il disco omonimo (2014, Verum Music) e poi il secondo lavoro, “It’s About Time” … album con un titolo quasi profetico, se osserviamo al successivo evolversi degli eventi. Ma prima di tutto questo c’è l’artista, un musicista che fin da ragazzino sapeva benissimo dove bisognava andare, con il suo amore per Elvis, per i Beatles… fino alla scoperta di bands come i Kiss e, in particolar modo, i (primi) Bon Jovi, con quelle sonorità alle quali Satin continua a rimanere fedele… regalando agli amanti di quel genere della musica che la citata band del New Jersey non suona più da una vita. Satin iniziò prestissimo: a 9 anni la prima chitarra, a 11 la prima esibizione in una TV locale; poi la prima band, il Grammy norvegese nel 2013, un album di cover e poi subito dopo il debutto, con un’ascesa costante che portò a “Appetition”, non proprio un album composto con l’intenzione di diventare un album, piuttosto una manciata di brani per misurare il grado di apprezzamento dell’etichetta italiana. Due ristampe che faranno piacere ai fans e agli amanti del genere: non solo le precedenti edizioni sono da tempo esaurite, c’è da aggiungere che queste due nuove versioni contengono pure le bonus tracks delle edizioni giapponesi… anch’esse ormai introvabili, se non a prezzi pazzeschi. Ciliegina sulla torta? Il booklet con le note introduttive scritte dalla penna del giornalista rock britannico Rob Evans… e -tanto per tenere stuzzicare il desiderio- ancora una volta una tiratura limitata: solo 500 copie! Un nuovo mito in un tempo senza miti? Il ritorno di un sound antico ma tutt’altro che dimenticato, ricco di colori sgargianti tutt’altro che sbiaditi? Quel che è certo è che brani quali “I’ll Never Let You Down”, “This Time”, l’irresistibile “Fire The Shot” o l’energetica “I’ve Been Crazy” risvegliano sensazioni uniche, forse solamente assopite dall’incedere del tempo. Ancora una volta due dischi contenenti sostanzialmente una serie di potenziali singoli, confermando il fatto che Satin riesca ad interpretare oggi un sound assolutamente unico che vuole sfidare il tempo, puntando diritto all’eternità!

(Luca Zakk) Voto: 9/10