(Pelagic Records) Pesante sludge, lacerante post metal: una ricetta letale per il secondo album dei norvegesi Sâver, questi sette brani tanto prevedibili quanto assurdamente sorprendenti, cosa che capitoli quali “Eliminate Distance” mettono in chiara e definita evidenza. “Formless” non lascia molto spazio per respirare mentre la penetrante ed introspettiva “I, Evaporate” coinvolge ed ipnotizza mentre tortura pesantemente. Oscura “Ember & Rust”, atmosferica “Primal One”. “The Object” apre a teorie prog, rimanendo lacerante fino al midollo, rivelandosi estremamente pesante e pure deliziosamente psichedelica… mentre la conclusiva “All In Disarray” va ben oltre, sfiorando con le sue atmosfere pesanti i confini dello space rock. Suoni laceranti. Pesanti. Letali. Linee vocali strazianti, disumane, relegate nel background sonoro di questa potenza musicale graffiante e devastante. Headbanging profondo, doloroso, pregno di devozione. Terreni aridi ma pieni di vita, atmosfere caustiche ma deliziosamente sognanti. Suoni profondi, tanto ruvidi quanto assurdamente seducenti.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10