copsaxon2(UDR) Sono passati soltanto pochi mesi da “Sacrifice” (recensito QUI) e dal tour europeo, e i Saxon sono di nuovo presenti sul mercato con un disco. Naturalmente non si tratta di un album di inediti, ma di una raccolta di versioni alternative (in prevalenza acustiche) di molti dei loro classici. Mettersi adesso a discutere della necessità di una uscita come questa è, come sempre, sterile: i Saxon sono una grande band, devono sempre avere qualcosa sugli scaffali dei negozi. E se i tredici pezzi in scaletta sono tutti di pregio, alla fine non vedo perché lamentarsi… Personalmente apprezzo in particolare le rese acustiche di “Requiem” e di “Crusader” (quest’ultima con qualche minima differenza rispetto alla versione apparsa sul cd bonus di “Sacrifice”), ma ce n’è davvero per tutti i gusti: finalmente gli inglesi sono riusciti a farmi piacere, volgendola in orchestrale, “Call to Arms”, mentre il live di “Iron Wheels” è particolarmente sentito e “Coming Home” in versione southern è molto indovinata. Non vi basta? Ecco allora, abbandonato il lato ‘tranquillo’, il remix di “Stallions of the Highway” e le ri-registrazioni di “Forever Free” e della sempreverde “Just let me Rock”. Il tutto in un package veramente raffinato, dai colori e dai disegni autunnali. E se scegliete la versione digipack, c’è anche il greatest hits “Heavy Metal Thunder”, del 2002, con i pezzi della prima decade ri-suonati da quella che è più o meno ancora la lineup attuale (unico cambiamento il ritorno dietro le pelli di Nigel Glocker, all’epoca il batterista era Fritz Randow). Convinti adesso?

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10