(Autoproduzione) Ho ascoltato questo album tre volte e conoscendo solo il nome della band. A dire il vero dall’arrivo all’ascolto avevo dimenticato di chi fosse. Ascolto realizzato mentre facevo altro, nonostante ciò mi è capitato di soffermarmi a guardare gli altoparlanti e pensare “sono tedeschi”, “roba teutonica”, “le tipiche sonorità germaniche” e cose del genere. La musica che ascoltavo non era scadente, anzi sembrava anche ben distribuita e assemblata. E’ un thrash metal più o meno datato quello dei Scarlet Anger, ma la produzione lo rende un lavoro attuale e in fin dei conti nonostante lo stile tedesco, si sentono anche cose del thrash americano. Arriva il momento di scrivere su di loro e dunque bisogna vederci chiaro e sapere con chi si ha a che fare. Gli Sarlet Anger sono del Lussemburgo (quindi vicino la Germania!). Nascono nel 2007 e hanno realizzato un demo e poi due EP griffati da una label, Dust On The Tracks. Questo debut è stato assemblato con quei due EP e sta girando l’Europa dal maggio di quest’anno, attraverso una spinta autonoma della band e vendite sulle canoniche piattaforme digitali. L’album consta appunto di quelle due precedenti release, “Chapter I: Kill the Kings” e “Chapter II: The King Is Dead…Long Live the King!”, del 2011. Il tutto è stato risistemato da Fred Molitor, uno dei due chitarristi, e masterizzato da sua maestà Jeff Waters. Ecco che si scoprono gli altarini! L’album mi è stato inviato da Joe Block, cantante, e con esso una serie di entusiasmanti feedback ricevuti dalla primavera ad oggi. Ovviamente il lavoro è piaciuto in Germania. Molto. Non so se “Dark Reign” si sia beccato qualche critica, ma è quel genere di album che se ascolti il thrash metal non ti può non piacere. Un sound molto europeo e con ovvi condizionamenti di tipo americano sparsi. Undici pezzi, più una canzone demo, poco meno di un’ora e mazzate sistematiche e precise. Non siamo in presenza di un technical thrash metal e nemmeno di un capolaoro da 9, ma c’è una vera e lucida rifinitura dei pezzi e due chitarre (l’altra è di Jeff Buchette) che spesso si comportano come due gemelle. Un pochino sotto l’asticella la batteria di Alain Flammang, ma tutto sommato accompagna metodicamente il resto della band. Thrash metal, di marca e stilisticamente equalizzato da un maestro del genere. Per essere una band underground del Lussemburgo, pare che han fatto bene le cose.

http://scarletanger.bandcamp.com/

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10