(Time To Kill Records) Il cantante Lo Scheletro nei testi parla di «un concept album a tinte grottesche in cui la ribellione verso il patriarcato si conclude nel suicidio, il riscatto sociale è umiliato dal ricatto sessuale, la vendetta è spazzata via dalla repressione e la perversione è sublimata nella necrofilia», invece la musica che veicola questi temi è il crossover innescato dall’interazione tra crust, thrash e neo-death metal. I romani Scheletro pubblicano un album avvincente quanto cinicamente essenziale nella sua forma, sincero nei modi, devastante nella propria resa finale. Otto pezzi d’assalto formano “Un Feto Schiacciato Senza Tre Falangi”, con i suoi testi per i quali c’è da ridere e riflettere al contempo. Apprezzabile come gli Scheletro creano pezzi serrati, veloci, nichilisti e pur abili a creare sfumature con rallentamenti o eruzioni di punk, colate di death metal, esplosioni grindcore e arrangiamenti vari completamente aderenti ad un messaggio così implacabile.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10