(Massacre Records) Il settimo album dei Schawarzer Engel era previsto per l’autunno del 2020, invece esce il 7 gennaio del 2022. Massacre Records e la band si ritrovano a spostare tutto a causa della situazione pandemica che sta condizionando il mondo. Il quartetto gothic-dark metal genera un lavoro accattivante quanto in linea con le buone e proprie tradizioni di stile, cioè generando dei pezzi con riff ossuti e a loro modo ‘guitar oriented’, quanto altri dal tono d’atmosfera. Il suonare dei Schwarzer Engel e tipicamente teutonico, lo stile è infatti immediatamente riconoscibile come parte di quel filone musicale tedesco che accomuna industrial, electronic, goth, dark e il metal. L’uso della lingua tedesca rende il tutto ancora più maestoso, a momenti solenne e comunque ben in sintonia con questi ritmi, riff e sintetizzatori che tinteggiano atmosfere imperiose quanto cupe. Appare sognante “Paradies”, regno melodico di synth e chitarre che entrano fragorose. Anche “Wie viele Jahre”, l’ariosa nei synth quanto marciante nell’andatura “Vollmond”, l’oscura “Schönheit” hanno un piglio distintivo rispetto al resto, il quale è appunto in sintonia con certo suonare di questo tipo proveniente dalla Germania. Sound riconoscibile, conosciuto, non proprio un ‘già sentito’ perché ogni canzone ha un suo passo, una sua ragione di essere. Qualche ascolto in più permette di assorbire “Sieben” che possiede momenti interessanti e altri modesti. La produzione dell’album è curata dallo stesso Dave Jason, chitarrista come Vincent Hübsch, ma anche sintetizzatori e orchestrazioni.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10