(Housecore Rec.) Una qualità che ho sempre apprezzato di Phil Anselmo è quella di sapersi sempre reinventare, senza mai scimmiottare il glorioso passato in seno ai Pantera. Ce ne sono fin troppi artisti che campano di rendita, riciclando quanto di buono fatto in passato senza proporre nulla di nuovo, senza mai rimettersi in discussione. Anselmo non sa stare con le mani in mano, come dimostrano le uscite discografiche con Down, Superjoint Ritual, Necrophagia ed un’altra decina di band. Ma oltre a Phil, gli Scour annoverano nella formazione altri pezzi grossi della scena estrema, come John e Adam Jarvis (Pig Destroyer, Agoraphobic Nosebleed, Misery Index), Derek Engemann (Cattle Decapitation) e Chase Fraser (Animosity, Decrepit Birth). Dopo l’EP “Grey” dello scorso anno, passato piuttosto in sordina, ora è la volta di un altro mini intitolato “Red”. La direzione musicale è la stessa del precedente lavoro, ossia un’insana commistione tra black metal, grindcore e qualche spruzzata di thrash. L’impatto è ferocissimo e devastante, un assalto sonoro brutale eppure eseguito con una tecnica notevole. I richiami ai Pig Destroyer e Lock Up si fanno di tanto in tanto sentire, ma più che nel versante grind, le influenze vanno ricercate nel black metal più estremo e tirato (Impaled Nazarene e Marduk di “Panzer Division Marduk”). Mi ha colpito positivamente lo stato di forma di Phil Anselmo, che alterna growl profondi decisamente ben riusciti a parti in scream estremamente feroci. Peccato solo per la breve durata del platter (16 minuti). Quando gli Scour decideranno di pubblicare un lavoro sulla lunga distanza di questo livello qualitativo, ne sentiremo delle belle!

(Matteo Piotto) Voto: 8,5/10