(Inverse Records) Terzo lavoro per questa band finlandese con un moniker difficilmente memorizzabile (tradotto, approssimativamente, significa: ‘la cosa della quale non si parla’). Il loro efficace e dichiarato melodic death/black è sempre più diretto al black, sempre incalzante e travolgente, anche capace di offrire arrangiamenti ricercati, come si sente sulla poco pacifica “Jättiläisten olkapäiltä”. Brani come la title track, tuttavia, puntano al thrash, puntano ad una corposa componente melodica, arricchita da un ottimo assolo. Idee atmosferiche sulla contorta ed oscura “Kuolleena syntynyt”, tendenze apocalittiche sull’intensità sonora di “Niille, jotka valoa etsivät”, mentre emerge un senso di trionfo malinconico sulla conclusiva “Suureen tuntemattomaan”. Album che nella furia di un black moderno riesce ad iniettare svariate altre interessanti sfaccettature, rivelandosi identificativo e personale, molto lontano dalla forzatura di death e black messi assieme a tutti i costi.

(Luca Zakk) Voto: 7,5/10