(Pure Steel-Audioglobe) I Seasons of the Wolf provengono dalla Florida e nel 1999 pubblicarono il proprio secondo album, che oggi viene riproposto dalla sempre attenta Pure Steel in un lussuoso doppio vinile limitato che, alla tracklist originale, aggiunge altri tre brani. Dopo un attacco molto classico, la titletrack dispiega subito il particolarissimo sound spaziale che aleggia su buona parte del disco, e che è caratterizzato dai suoni di tastiera e dal missaggio della voce di Wes Waddel, già di suo molto particolare. Il massimo risultato in questa direzione si raggiunge in “SOS”, brano adatto per la colonna sonora di “2001” o più recentemente di “Moon” – e non a caso composizioni della band sono entrate spesso a far parte della colonna sonora di film horror cult. Suoni addirittura settantiani (grazie alle originali percussioni) in “Interstellar”, mentre è in crescendo “Witchfinder”: ancora una volta sono le keys a rendere il pezzo originale e decisamente vintage. Un organo sostiene l’atmosfera cupa e vagamente orrorifica di “Initiation”, mentre “One Land one King” è il più classico us metal d’annata. La prima traccia bonus è “Land of the Dead”, eseguita dal vivo con stupefacente precisione; serrata la successiva “Nostradamus”, e si chiude con il bel refrain di “Bloodluist”. Un prodotto davvero di nicchia ma che farà andare in visibilio i defenders più accaniti.

(Renato de Filippis) Voto: 7,5/10