copsecrettales(Black Widow Records) I Secret Tales appaiono come un riassunto di space rock, folk rock, krautrock, prog, hard rock, dark-doom. E’ un discorso musicale fatto di ombre e luci, di materia celestiale e passaggi inquietanti. Un concept sonoro “L’Antico Regno”, un attraversamento di paesaggi sonori diversi e disparati. Atmosfere, immagini, sensazioni: la materia sonora dei Secret Tales è qualcosa che sembra fatta di sogni, di pensieri, di immaginazioni. Qualcosa di immateriale. L’unica cosa certa è la soave e delicata alternanza di melodie che appunto vanno a calcare più sfumature di stile. L’attraversamento avviene attraverso un mondo immaginario, popolato da personaggi e cantato, divinamente, da Tiziana Radis, usando poi anche diverse lingue, come italiano, inglese e francese. Un album di grande spessore, messo in piedi da una band numerosa, otto elementi, che crea un progressive incantevole. L’unico aspetto che non mi ha convinto, ma non so se è da addebitare al tipo di supporto avuto per la recensione, è stata la voce della Radis che quando è in azione mi è parso che copra alcuni strumenti, in particolare la chitarra. Tuttavia non è per nulla un elemento che inficia un equilibrio compositivo impressionante. Un capolavoro.

(Alberto Vitale) Voto: 8/10