(Satanath Records) Bah, ci sono certe cose che non capirò mai, come ad esempio su che criteri si basano le persone per decidere di diventare cantanti in un gruppo black metal. Questi venezuelani ne sono un esempio: le loro canzoni non sono malaccio, trattasi di un black veloce e con la doppia cassa sempre in spolvero, batteria serrata e chitarre che non danno tregua. Fin qui tutto bene… Ma la voce?! Per carità, una timbrica può piacere o meno, ma qui mi pare si esuli dal cantato in senso stretto. L’ugola del gruppo va per una strada propria, staccata completamente dal contesto musicale. Sembra quasi un dialogo fuori traccia in una film, assurdo… Un errore a mio avviso grossolano per una produzione professionale, che va ad annullare qualsiasi cosa positiva si possa dire del platter. Un peccato davvero…

(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 5/10