(Artoffact) Continua il percorso dei canadesi Seer, che con questa release celebrano la sesta tappa… teoricamente. Sesta tappa teorica in quanto la discografia della band è strana: i volumi 1 e 2 sono usciti singolarmente come EP e successivamente raggruppati assieme sotto forma di compilation (recensione qui). Più tardi è arrivato il debutto su lunga durata, rappresentato da un’unica release, ovvero i volumi 3 e 4 (nel 2017, recensione qui). Un EP nel 2017 segna il quinto volume ed ora un altro full length, questo sesto volume. Il doom-stoner si intensifica e prende a piene mani da scenari metal, death e black. Rimangono le linee vocali pulite ed eteree, non manca il growl feroce, entrambi fattori ai quali la band ci ha ben abituato in ormai cinque anni di attività. Ispirato al viaggio di un monaco residente in un monastero ubicato sulla montagna più alta della terra, il disco tratta tematiche orientate al dogma e alle conseguenze di accettare certi rigidi principi: l’evoluzione sonora rende oscuro questo pellegrinaggio rituale e le varie influenze (che si spingono con subdola intelligenza fino al metal classico) creano una costante instabilità musicale decisamente provocante, sempre capace di iniettare nuova energia al genere di base. “Iron Worth Striking” è misteriosa e crudele; ci sono tratti melodici inquietanti e non mancano sfuriate palesemente black, fino ad un duetto coro/urla delle due entità vocali, sbordando in maniera fumosa nel post metal. “Seven Stars, Seven Stones” è caratterizzata da clean vocals che materializzano una dimensione mistica su un riffing pesantissimo, crudele, oscuro e portentoso. “Frost Tulpa” è introspettiva e decadente, sia nella parte più atmosferica che in quella più harsh e lacerante, fino ad uno stoner nebbioso in perfetto clima post. Assurda, dissonante ma anche epica e trionfale “As The Light Fades”, prima di una sensazione di pacifica inquietudine con la conclusiva “ Prior Forms”. Album coinvolgente e ricco di spunti. Mai scontato, mai noioso, sempre con soluzioni ed evoluzioni personali che si allontano con creatività dalla base doom/stoner. Queste evoluzioni, queste idee, queste deviazioni, tuttavia, non orano mai allontanarsi da un contesto di base: una immensa oscurità assoluta!

(Luca Zakk) Voto: 8/10