(Massacre Records) Colata di thrash metal, la terza per i Septagon, che in poco più di mezz’ora per dieci pezzi, spariglia riff chiari, netti, incastonati in una produzione che offre gli spazi giusti a tutti gli strumenti, tra i quali figura la batteria del nuovo arrivato Daniel Buld. La produzione ha visto il missaggio di Danny Seith presso i Pariah Music Studios e la masterizzazione di Banderale Krull al Mastersound Entertainment Studio. Due professionisti esemplari. “We Only Die Once” in parte procede a testa bassa e l’opener “Demon Divine” immette immediatamente il giusto mood e sulla stessa linea anche “How To Kill The Boogeyman”. Eppure non è il canonico thrash metal arcigno e veloce quello dei Septagon, visti gli episodi melodicamente rilevanti come “The Rant”, “Strange Times” oppure la veloce ma elaborata title track, oltre a “Head Held High” dai toni speed metal. La band si dimostra dunque propositiva, ognuno fa il suo nella band come Markus Becker, dal timbro vocale che ricorda Joey Belladonna.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10