(Svart Records) È un viaggio dentro una intimità tribale e spirituale quello che l’americana Anne K. O’Neill ci invita ad intraprendere con questo suo nuovo debutto sotto il nome di Serpentent. Anne (anche dei trip-hopper/raw-blacksters Bloody Fortress) è un artista ricca di intensità espressiva: è pittrice, illustratrice, fotografa, polistrumentista, cantante. Crea la sua musica, crea i suoi artwork, collabora con altri artisti… il tutto sotto un dominio oscuro, dove bianco e nero dominano sugli altri colori, questi ultimi se presenti caratterizzati da una tonalità ricca di sublime decadenza. Colori luminosamente spenti che avvolgono anche il suo suono, tanto imponente quanto acustico, in un infinito folklore, quel dark folk, quella dark americana, quella discendenza nord europea, quelle divagazioni tribali, senza dimenticare le influenze neoclassiche. Momenti narrativi si alternano ad un cantato sempre ipnotico, rilassante, delicato… ma naturalmente tetro, emozionale, evocativo, gotico. Chitarre acustiche, strumenti etnici, tamburi tuonanti, spunti elettronici. Anne K. O’Neill si inoltra con disinvoltura e magia nei meandri dove vagano anche artisti di altissimo livello, quali Chelsea Wolfe o Lindy-Fay Hella, ma Anne -forse- scende più nel profondo, vero il nucleo dei miti, verso la prima scintilla delle leggende, verso il concepimento della luce, quella luce che illumina il cammino della vita fino alle tenebre che esaltano la morte.

(Luca Zakk) Voto: 9/10