(Metal Masala) Un possente organo apre le porte a questo EP che segue a poco più di un anno il precedente lavoro in studio dei bulgari. Francamente già la prima traccia mi ha lasciato un attimino perplesso: voce e chitarra possono pure passare, in pieno stile Black moderno con attinenze leggermente epiche, ma il problema è la parte ritmica sotto. Troppo cadenzata, quasi fuori luogo. Sembrava di ascoltare una batteria elettronica o comunque una ritmica dalle forti connotazioni commerciali. La seconda traccia già meglio, ma resta quella batteria così meccanica… Il resto dell’EP è un susseguirsi di tracce che si muovono su questa falsariga, dove sinceramente manca mordente e il tutto sa di riempitivo. Ecco, sembra di essere di fronte ad un’imitazione sottocosto dei Dark Funeral, quindi perché non andare sul sicuro con gli originali? Passaggio quasi a vuoto…
(Enrico Burzum Pauletto) Voto: 6/10
