SERPENTS OATH – “Nihil”

(Soulseller Records) Nuova entità che infesta la scena metal estrema del Belgio. I Serpents Oath sono infatti al debutto, “Nihil” è il loro primo lavoro in assoluto, ma non ci sono segni di una composizione acerba o legata a qualcuno alle prime armi. I riff sono cinici, il drumming travolgente, le divagazioni melodiche rendono questa furia assassina un oggetto molto curato, molto suggestivo, una espressività del male tutt’altro che old school o appartenente all’underground, il tutto con linee vocali che si esprimono con un growl furioso il quale spesso si lascia andare a screams demoniaci, una bestia immonda imprigionata in meandri privi di alcuna fonte di luce che non appartenga alle fiamme dell’inferno. “Speaking in Tongues” esalta con quei riff taglienti, quei cambi repentini che alternano blast beats feroci a mid tempo provocanti. “Leviathan Speaks” regala un groove imponente, riff che richiamano al death e linee di basso deliziosamente calde e carnali. Epica, infernalmente gloriosa “Malediction”, oscuramente seducente ed atmosferica la prima parte di “Serpents of Eight”, prima di un assalto frontale disumano esaltato da riff selvaggi e mid tempo lascivi. Trionfo del male con “Into the Abyss”, rabbia cieca ma canalizzata con diabolica freddezza su “The Beast Reborn”, divagazioni death e thrash sulla possente e groovy “The Swords of Night and Day”. La band indubbiamente costruisce le idee partendo da traguardi già raggiunti da acts quali Watain, Marduk, Dark Funeral e magari pure i Mgła, ma riesce ad offrire un ottimo lavoro, decisamente compatto, incalzante e distintivo; un lavoro anticipato da una copertina (disegnata da Néstor Avalos, noto per lavori con Dark Funeral e Bloodbath) che raffigura la ribellione di Lucifero vista con un esito completamente differente. Un album potente, che si dimostra prepotente, crudele, efferato, senza rimorsi, agguerrito e negazionista verso qualsivoglia culto o credenza. Come lo stesso vocalist ha voluto dichiarare: questa è l’ultima ribellione poiché anche la Morte non è accettata come un dato di fatto!