(Atomic Fire Records) Era impossibile non riconoscere l’impronta dei Moonspell nelle primissime note dell’album, impossibile. Gaspar, storico batterista della band lusitana fino al 2017, non se ne è stato con le mani in mano e, senza gli aiuti di alcuna grossa etichetta, ha confezionato un disco fatto in libertà, in cui ha avuto anche la fortuna di trovare un talentuoso cantante, che pur con molti toni più bassi, ha il piglio del primo Matos. Il disco è davvero molto vario. Si va dal metal più classico a quello decisamente più graffiante. Tastiere? Quando serve e senza essere mai invadenti o superflue. Alcuni riff sono davvero accattivanti, basti ascoltare “The reckoning” o l’orientaleggiante “Gods Of Babylon” per farsi catturare subito dai suoni dell’album. Un concentrato di idee esplose nel momento più opportuno, quando in generale la concorrenza non ha prodotto al momento sonorità di questo genere. E anche se fosse stato, la qualità innegabile di questa uscita avrebbe sbaragliato i contendenti come una mare in tempesta… appunto.

(Enrico MEDOACUS) Voto: 9/10