(Avantgarde Music)Dopo oltre un decennio dalla nascita, dopo ben quattro album usciti dal 2015 in poi, ecco che il quinto lavoro di questa one man band dall’Ucraina il quale esce con l’italiana Avantgarde Music, etichetta sempre attenta a queste sonorità black metal estremamente oscure ma immensamente ricche di atmosfera. Severoth (ovvero Illia Rafalskyi) è un artista molto attivo e produttivo il quale conduce altri progetti solisti, quali Bezmir e Морок, oltre che militare nella black metal band Endless Battle; la sua costante sete di arte lo ha portato ad una impegnativa e lunga stesura del nuovo lavoro, il cui ideale è essere un contenitore nel quale riflettere sentimenti e pensieri, in un costante metaforico viaggio tra le stelle. Il materiale di questo album voleva essere più luminoso, più capace di trasmettere emozioni positive, solo che i due anni impiegati per la composizione sono andati avanti in parallelo con gli alti e bassi della vita umana di Illia, il quale ha ovviamente iniettato molta oscurità a quella iniziale luminosità intenzionale: ed ecco che “Vsesvit” tocca i due estremi, ottimismo e dannazione… con tutto quello che può stare nel mezzo, donando ai cinque corposi brani (tutti ben sopra i 10 minuti di durata!) un inarrestabile senso di inquietudine, di repentino cambio, di atmosfera celestiale che tutto ad un tratto cade fragorosamente verso miasmi infernali. C’è black metal furioso e tirato, ci sono passaggi sinfonici ed epici spesso dal sapore cosmico. Non mancano licks di chitarra esaltanti che trasportano spesso l’impostazione dal black atmosferico verso un metal più tradizionale. Riff incalzanti supportati da keys maestose rendono l’album accattivante e oscuramente rilassante, anche nei momenti più intensi e aggressivi, tanto che quel richiamo verso la natura, verso boschi senza limiti e vette maestose è una sensazione che molto spesso emerge dalla musica. Un album nel quale lasciarsi andare, percependone la profondità emotiva, la celestiale brillantezza, la tenebrosa decadenza e, non ultimo, quello spunto meravigliosamente epico che invoca anche suggerimenti folk.

(Luca Zakk) Voto: 8,5/10