(Comatose) Un nome inusuale, atipico, disturbato. Una copertina davvero brutta e dallo stile retrò. Una band americana che aveva inciso il primo album nel 2007. “Sloppy Seconds” è il secondo album inciso dai Sexcrement ed ha una qualità non trascurabile. Loro suonano death metal, ma con fortissime influenze thrash metal e crossover. Un sound granitico, un blocco possente su quale ballano una quantità di riff notevole. Si mette in evidenza in questo lavoro Evan Duplessis, il chitarrista che ha suonato le chitarre le quali salgono in cattedra e che la produzione ha voluto porre ad un livello superiore, rispetto a quello della voce di Adam Mason, del basso di Blue Spinazola, mentre Devon Hunt è un batterista che si ritaglia il suo spazio in modo efficace e al passo con la sequela di riff che costruiscono le canzoni. L’impatto dei pezzi è considerevole, ma nell’insieme non hanno quasi mai il dono di fissarsi nelle mente, grazie ad un insieme di melodie o di unità stilistica che possa accattivare l’attenzione dell’ascoltatore. Si resta di stucco di fronte a questa unità di riff, di aggressive distorsioni che sprigionano energia, ma niente offre una canzone memorabile. Suonano bene, sono davvero una band metal e con una produzione più accurata e qualche buon cavallo di battaglia potrebbero stupire chiunque.

(Alberto Vitale) Voto: 6,5/10