copSEXUAL-THING(Areasonica Records) Esordio discografico più che convincente, quello dei Siciliani Sexual Thing, band che certamente non ha paura di osare, considerando che hanno deciso di debuttare con un lavoro compositivamente impegnativo come un concept album. Brano dopo brano, il protagonista della storia, chiamato K, cambia progressivamente il proprio modo di vivere, ribellandosi alla routine e alla quotidianità, cosa che si può dedurre anche dalla copertina del disco. Musicalmente, la band propone un solido hard rock, che affonda le proprie radici nei 70’s e negli 80’s, tra influenze Zeppeliniane e richiami agli Aerosmith, soprattutto nei momenti più bluesy, come la conclusiva “Sexual Army”, song dal groove incredibile, in cui il basso spadroneggia, mentre il ritornello si insinua nella mente e non se ne va più via. “Money Is A Lie” è potente, nonostante sia un brano acustico, che riesce nell’intento di coniugare energia e melodie fortemente radiofoniche. “Eeny Meeny” è ricca di atmosfere hendrixiane, amplificate da un intenso uso del wah wah, mentre “We’d” è un pezzo semi acustico, caratterizzato da giri di basso spettacolari ed un drumming potente. Sugli scudi la voce di Andrea Tripi, dotato di una notevole estensione, tanto che in vari frangenti mi ha ricordato una versione un po’ più rauca e mascolina di Sebastian Bach. Il tasso tecnico dell’intera band è elevato, a partire dal bassista Gabriele Indelicato, che talvolta non disdegna virtuosismi dal sapore funky, al batterista Giuseppe Attinasi, dotato di un tocco potente e preciso, alla John Bonham, fino alla coppia di chitarristi formata da Valerio Fròsini alla solista e Valerio Dell’Oglio alla ritmica. Un debutto ambizioso, ben suonato e prodotto in maniera assolutamente professionale. Complimenti, ragazzi!

(Matteo Piotto) Voto: 8/10