(Horror Pain Death Gore Productions) Per parlare degli Shadows In The Crypt bisogna soffermarsi sulla figura di Lawrence Wallace, ovvero di colui che ha generato la band. Wallace realizzò verso la fine del 2009  le basi per alcune canzoni, le quali divennero poi parte del primo album, “Beyond the Grave”. In quella release del 2011 oltre a Wallace a curare la parte musicale, compariva anche  Christian Simms alla voce. Da allora ci sono state poi esperienze live, due demo usciti proprio quest’anno ed ora il secondo album in studio. “Cryptic Communications” è stato suonato, oltre che da Wallace, anche da Stephen Corridean (ex-Evil Divine, ex-Wykked Wytch) al basso, Jesse Beahler (ex Jungle Rot e Nightfire) alla batteria e dal cantante James Dorton (sempre dei Nightfire). Detto questo è bene precisare che la formazione ha subito poi alcune modifiche. I SITC suonano un feroce e spietato black metal. Quel black metal di una volta, cioè quando le chitarre sprigionavano dei riff che sembravano dei racconti epici e laceranti. Non mancano i furiosi blast beat e un sound della batteria sporco, cosa che aiuta a conferire alle canzoni un aspetto in stile underground. Un sound che parzialmente si avvicina ai primi Emperor, ma loro, i SITC, non usano opprimenti tastiere e tutto si svolge attraverso gli strumenti a corda. I riff sono delle belve selvagge che vagano in foreste buie, ma la concessione a melodie epiche rendono “Cryptic Communications” un album facilmente assimilabile.

(Alberto Vitale) Voto: 7/10