copshallowrivers(Solitude Prod.) Il duo russo Shallow Rivers, qui al secondo album, è dedito a un funeral/death/doom metal che alterna in modo intelligente durezze sonore e aperture melodiche. Fedelmente ai canoni del genere abbiamo in “The leader Ghost”, dalla copertina forse fin troppo minimale, solo sei brani per uno sviluppo che sfiora l’ora. In “Of silent Winds that whistle Death”, di dodici minuti, c’è molto più death che doom (e anzi in alcuni passaggi le ritmiche sconfinano ‘allegramente’ nel black): lo stile vocale di Vladimir Andreev ricorda, a tratti, addirittura David Vincent! Solo la chiusa è raffinatamente gotica. Nella lunghissima “Light upon us, Haze around us”, di 16 minuti esatti, c’è spazio praticamente per tutto: in questo caso la dimensione gothic/doom aumenta, ma è sempre efficacemente contrastata da esplosioni di violenza difficilmente controllabili. “We are cold” è veloce e breve, ma il guitar working è in ogni caso di incredibile pesantezza; anche “Snow” ha più di un momento black, mentre la titletrack, altra tirata di circa dodici minuti, ci mette pure dei passaggi estremamente malinconici. Ho detto decine di volte che aspettarsi delle novità dal doom è del tutto fuori luogo, ma gli Shallow Rivers svolgono bene il proprio compito.

(René Urkus) Voto: 7/10