SILENT LEGES INTER ARMA – “s/t”

(Eisenwald Records) I Silent Leges Inter Arma sono un promettente trio tedesco che suona un potente e strutturato black/death metal in questo debut album omonimo. La band ha il black metal nel sangue, si avverte, ma si tiene ai suoi esatti confini in modo da inserire momenti più melodici. Melodie epiche, pagane, magari esposte a velocità non necessariamente estreme e di conseguenza con atteggiamento più death metal o di natura thrash e prende forma nelle canzoni della band. In loro c’è qualcosa tra Satyricon e Dark Funeral, ma i SLIA lo esprimono attraverso suoni laccati di nero, di una malignità latente e di un’esplosiva forza death metal d’impatto. Il vibrato e i bending di “Beyond the Light” creano un senso di inquietudine, “Falcon-Headed One” vede un drumming robusto e rude (il sound delle pelli è portato quasi allo stesso livello delle chitarre in questo album) e le sei corde sprigionano violenti intrecci black metal, polifonie da battaglia e assoli di fattura pregevole. “For the Dead” rievoca i Marduk nelle loro trame narrative delle sei corde più ispirate e che in questo brano formano un black metal ruvido, mentre “Wings”, con i suoi oltre 11′ è la canzone più estesa tra le otto è strutturata principalmente su un drumming allentato e con stralci di thrash/death metal al suo interno e con fraseggi epici e distintivi. Se per la maggior parte dei pezzi c’è questa alternanza tra il back metal old style e riprese del death metal, anch’esso vecchia scuola, o del thrash metal, sono gli sviluppi solisti delle sei corde che evidenziano qualcosa di particolarmente distintivo. Sebbene le melodie riescono ad imprimersi nell’attenzione dell’ascoltatore, va detto che esse partono svantaggiate in quanto spesso sono la voce e la batteria a mettersi davanti alle chitarre penalizzandone la resa. L’album ha una vocazione ancora underground che si avverte sullo sfondo, tuttavia i SLIA esistono da cinque anni, hanno alle spalle un demo e un EP e vantano esperienze live al fianco di alcuni nomi già noti come Wolves in the Throne Room e Todtgelichter, ciò significa che sono in piena maturazione e già dimostrano di avere spunti propri che miglioreranno nel tempo.