copSinOfNight(Agoge Records) Debutto discografico per le Romane Sin Of Night, quartetto femminile dedito ad un hard rock a cavallo tra sonorità anni ’80 e influenze moderne proprie del rock alternativo. I brani proposti sono potenti e ruffiani allo stesso tempo, costituiti da una sezione ritmica incisiva e pulsante, riffs di chitarra piuttosto semplici ma efficaci e da una voce acuta, dalla timbrica vagamente nasale. Le melodie vocali e i ritornelli sono immediati, anche se a volte, a mio avviso, difettano un po’ dal punto di vista della potenza, considerando anche il sound corposo della parte strumentale. Dopo l’intro “The Fallen”, tocca al singolo “Suicide” ad aprire le danze. Il brano è aperto da un giro di basso su cui si inseriscono la chitarre e la voce, creando sonorità che ricordano i primi Guns’n’Roses. “Grindhouse” è un mid tempo tipicamente hard rock, fino al ritornello, caratterizzato da una melodia vocale irresistibile e da un drumming variegato. “Oh My Mind” parte come una ballad, con chitarra acustica e voce, per poi esplodere in un punk rock dal ritmo sostenuto. Degno di nota il brano “Whiskey Dreams”, dalle forti venature blues, mentre la conclusiva “Unrepetant Sinner” richiama sonorità non lontane dalla NWOBHM. Un album che, nonostante l’acerbità tipica del debutto, mostra una band dalle ottime potenzialità che trasuda attitudine rock’n’roll da tutti i pori.

(Matteo Piotto) Voto: 7,5/10