copsinofgod(PRC Music) Espressione di un death metal muscolare e rimpolpato con riff in versione thrash metal e il tutto ricoperto da una patina di tecnica che emerge ad ogni livello e rende vivace l’ascolto. Sin Of God è una compagine ungherese, attiva da qualche anno con alcuni demo e un EP nel 2010 e che ora tenta il grande salto presentandosi al pubblico europeo con questo debut album. “Limbus” assesta bene i primi colpi e infatti la title track e “Kill the Irrelegious” sono l’immediato esempio di come i Sin of God facciano male e abbiano un sound assassino, pur concedendosi un riffing che macina melodie e trame, intricate e non, cariche di groove e non, a getto continuo. Sempre. Le partiture delle sei corde sono dinamiche e in questo il drumming si rivela un abile scudiero, anche se la doppia cassa è triggerata esageratamente (perché rendere uno dei componenti più importanti dello strumento ad una macchina da scrivere? Una cosa che non capirò mai e che troppi fanno). Canzoni come “Eucharist” partono come tempeste nere e demoniache, con violenza alla Suffocation. I SOG appaiono continuamente torbidi, come dei macellai pronti a colpire e che gustano in anticipo la bellezza della violenza che stanno per scatenare. Buona parte dei pezzi supera i 3′ e sono pochi i pezzi che hanno un minutaggio ben superiore. C’è “Bloodlust”, 6′ e oltre, dove il drumming di Balázs Botyánszki svolge un lavoro immane e le chitarre di Szabolcs Molnár e László Páll compiono un lavoro di fino, nonostante l’alto tasso di spietata durezza. Il riffing di questa canzone sembra una sintesi tra i maestri Suffocation e Immoltion. Non mollano in fatto di tensione gli ungheresi e digrignano i denti ad ogni passaggio, anche se tentano di abbassare i toni, ma non lo fanno mai. Anzi, esistono tre intro totali che servono a dare atmosfera, ma sono schegge di tranquillità. Insomma, l’album è un massacro, lucido e sistematico.

(Alberto Vitale) Voto: 7,5/10